La caccia ai laureati: sfide e opportunità nel mercato del lavoro
Mentre gli studenti in tutta Italia affrontano gli esami di maturità, molti si troveranno presto a decidere se proseguire gli studi all’università. In questo momento di scelte importanti, ho pensato fosse utile condividere alcune interessanti informazioni sul mercato del lavoro per i laureati in Italia.
Secondo recenti dati della Camera di Commercio, nel 2024 le aziende italiane hanno in programma di assumere laureati per circa il 13% dei contratti di lavoro previsti. Tuttavia, emerge un dato preoccupante: le imprese faticano a trovare quasi un laureato su due.
“Questa difficoltà sta spingendo le aziende a rivedere le proprie offerte, puntando sempre più su welfare aziendale, benessere dei dipendenti e flessibilità oraria. Inoltre, si sottolinea la necessità di un taglio strutturale del cuneo fiscale per garantire salari netti adeguati.
Ma quali sono i laureati più ricercati?
Al primo posto troviamo i laureati in economia, seguiti da vicino dagli ingegneri di varie specializzazioni. Anche gli indirizzi legati all’insegnamento, alla sanità e alle scienze matematiche e fisiche sono molto richiesti.
Le difficoltà di reperimento riguardano soprattutto gli ambiti ingegneristici, medici e scientifici. In particolare, sembrano introvabili gli ingegneri elettrotecnici e dell’informazione, gli infermieri, i tecnici di reti e sistemi telematici, i farmacisti e i medici.
Questi dati riflettono un trend nazionale positivo per l’occupazione dei laureati. Secondo l’indagine AlmaLaurea, a un anno dalla laurea il tasso di occupazione è del 75,4% per le lauree triennali e del 77,1% per quelle magistrali. Le prospettive migliorano ulteriormente a cinque anni dal titolo, con tassi che superano il 90% in alcuni settori ingegneristici e scientifici.
È evidente che c’è ancora molto lavoro da fare per colmare il divario tra domanda e offerta nel mercato del lavoro qualificato, ma le opportunità per i laureati sembrano essere in crescita. Questi dati possono essere preziosi sia per i giovani che si affacciano al mondo universitario, sia per le aziende italiane che cercano talenti.
Il dibattito su questo tema rimane aperto e sarebbe interessante raccogliere esperienze dirette e opinioni da parte di studenti, neolaureati e aziende per arricchire ulteriormente questa analisi del mercato del lavoro italiano.
fonte: ravennatoday